Carnia, terra di confine. E anche questa pagina a volte sconfina in altri luoghi, veri o metaforici

Carnia, cucina, dolci, gastronomia

Pan indorât e sope di cjaval

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Tra i miei ricordi dell’infanzia, c’è quello dei bellissimi pomeriggi d’inverno, passati con gli amici in slitta, su e giù per la collina di fronte a casa mia.

Quando poi si tornava a casa, bagnati fradici e pieni di gioia e fame, mia mamma ci preparava per merenda la cioccolata calda e il pan indorât (pane dorato), ovvero fette di pane raffermo passate nell’uovo sbattuto con un po’ di latte e poi fritte in olio e burro e spolverate di zucchero.
Una merenda ipercalorica, che oggi il mio metabolismo da quarantenne non mi permette più, ma che a volte preparo per mio figlio adolescente, e ogni volta il mio pensiero torna a quei giorni spensierati e felici.

 C’è poi la variante alcolica, la sope di cjaval (zuppa di cavallo), che secondo mia nonna aveva proprietà antipiretiche e antinfluenzali…

Prepararlo è facilissimo, provate e scoprirete quanto una merenda all’insegna del riciclo e del risparmio sia gustosa e saporita 😊

Ingredienti per 4 persone:

  • Pane raffermo tagliato a fette dello spessore di poco meno di un centimetro circa (8 fette)
  • 2 uova intere
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • olio e burro per friggere

Inzuppare le fette di pane nell’uovo sbattuto con il latte, poi friggerle nell’olio e burro da entrambi i lati.

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Spolverizzarle con zucchero semolato e servirle ben calde.

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Sope di cjaval

Il grande Cosetti, nel libro Vecchia e nuova cucina di Carnia, suggerisce di preparare un brulè molto dolce con vino rosso, zucchero, chiodi di garofano, limone e cannella e versarlo poi sulle fette di pan indorât; mia nonna, invece, si limitava a spruzzarle con un po’ di vino dolce.

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Curiosità: anticamente, la sope di cjaval era considerata un corroborante per cavalli esausti (da qui il nome) e servita anche alle puerpere per rimetterle in forza dopo la fatica del parto. Era anche il dolce tradizionale del giorno della Pentecoste.

  1. Buonissimo,anche mia mamma lo faceva!

  2. Miriam

    Quanti ricordi mia nonna me le faceva sempre però per le sope di cjaval usava il vino come bagna ☺️

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