Dopo il frico con le mele, oggi vi posto la ricetta di un frico altrettanto particolare, dal gusto deciso e dal carattere forte (mi sento molto sommelier a scrivere certe cose…): il frico con le cipolle.
Mia nonna, amante dei cibi genuini e sostanziosi e di un buon bicchiere di vino a pasto, a volte, quando diceva di sentirsi un po’ giù di tono, qualunque fosse la stagione si alzava all’alba, accendeva lo spolert, metteva la cjalderie sul fuoco, faceva la polenta e preparava il frico di cipolle. Poi chiamava mio zio, suo figlio, che era scapolo e viveva con lei, e seduti al tavolo da pranzo, imbandito come a mezzogiorno, facevano colazione tutti soddisfatti.
Mia nonna è morta alla soglia dei 90 anni e amava sempre ripetere “Fin a 85 agns i sei stade un leon, dopo i ai tacât un tic a calâ…” (Fino a 85 anni sono stata un leone, poi le forze hanno iniziato un po’ a cedermi…) che la sua salute di ferro sia dipesa anche dal frico di cipolle?
Chi siamo noi per negarlo a priori? E allora provate a farlo anche voi! Magari non a colazione e non prima di (o durante) un incontro galante… ma vedrete che resterete soddisfatti!
Ingredienti per 4/6 persone:
- 600 gr di cipolle
- 300 gr di formaggio montasio o di malga (metà stagionato e metà fresco)
- olio evo, sale e pepe q.b.
tagliare a fettine sottili le cipolle e imbiondirle nell’olio evo già bollente. aggiustare di sale e pepe e lasciar cuocere a fiamma media mescolando perché non anneriscano.
quando la cipolla è cotta, aggiungere il formaggio tagliato a dadini e far sciogliere uniformemente mescolando con un cucchiaio di legno o una spatola in silicone.
aiutandosi con la spatola e il coperchio della pentola, girare il frico, la cui consistenza rimarrà morbida, per far creare la crosticina dorata da entrambi i lati. Scolare il grasso in eccesso (io tampono anche la superficie con carta assorbente da cucina..).
Servire il frico con una polentina morbida. Buon appetito!
(o buona colazione? 😉 )
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